Inizialmente la storia è narrata dal dottor S., psicoanalista di Zeno Cosini, cinquantenne triestino che decide di volersi liberare dal vizio del fumo e dai suoi tanti complessi affidandosi alle cure del dottore. Il paziente, smettendo la terapia dopo aver capito che non potrà avvenire nessuna guarigione, suscita la vendetta di S. che pubblica in un libro tutte le confidenze e i ricordi di Zeno. Egli è un uomo che non riesce mai a sentirsi a proprio agio e quando agisce per raggiungere un obiettivo ottiene sempre il risultato contrario; durante il romanzo appare infatti evidente l'enorme contraddizione tra le intenzioni analizzate concretamente e i suoi comportamenti effettivi. In questo romanzo non si può che apprezzare la genialità di Svevo nel dipingere un ritratto così veritiero dell'uomo moderno, diviso tra il desiderio di autodistruzione e la ricerca della propria autenticità. Attraverso un linguaggio ricco di umorismo e sarcasmo, l'autore ci guida lungo un viaggio interiore che mette in discussione le nostre certezze e ci spinge a riflettere sulle nostre stesse contraddizioni. Una lettura imprescindibile per chiunque sia interessato alla psicologia umana e alla letteratura d'autore.