Grande affresco dell'epoca postnapoleonica e al tempo stesso appassionato romanzo d'amore, "Il rosso e il nero", il capolavoro di Stendhal pubblicato nel 1830, inaugura magistralmente la felice stagione del romanzo ottocentesco. La vicenda di Julien Sorel, giovane di umili natali, intelligente, sensibile, esuberante, ambizioso, che cerca di farsi largo tra la mediocrità imperante nella Francia della Restaurazione sfruttando i favori e poi innamorandosi di due donne, è lo specchio di un tempo difficile, di una realtà ostile, di un potere politico ingiusto, di un inarrestabile svilimento morale, di una inaccettabile tirannia dell'opinione pubblica. Il giudizio di Stendhal sui suoi contemporanei emerge in tal modo severo, definitivo, implacabile, anche laddove il suo coerente e vigoroso realismo si arricchisce di una passionalità spontanea, impetuosa, tipicamente romantica. Introduzione di Alberto Cappi.