Nella Toscana di inizio Trecento Castruccio Castracani tiranneggia ferocemente sulla città di Lucca; la sua sfrenata ambizione lo porta a combattere anche contro la sua promessa sposa, la bella e dolce Eutanasia, signora di Valperga. Il personaggio del Castracani, già emblema del principe machiavelliano, nell'interpretazione squisitamente romantica di Mary Shelley diventa paradigma della potenza distruttiva, dell'avidità e dell'egoismo maschili, contrapposti alla forza creativa, all'amore e alla volontà di pace dei personaggi femminili, tra cui spicca, oltre a Eutanasia, la giovanissima profetessa Beatrice. Recentemente riscoperto e valorizzato, "Valperga" (1821) è un romanzo storico di dimensioni epiche, un'opera che, nonostante l'ambientazione medievale e i due secoli di distanza dalla sua composizione, si rivela sorprendentemente attuale.