Nel suo cinquantatreesimo anno di vita, quando ormai a trascinarlo per il mondo non è più la sete di avventura della giovinezza ma l'inquietudine del tempo che passa, Casanova sente crescere dentro di sé la nostalgia di Venezia. Il viaggio che dovrebbe ricondurlo nella città natale, dalle cui prigioni è evaso molti anni prima, s'interrompe quando è in vista della meta: a Mantova l'incontro con la bella e dotta Marcolina riaccende il suo ardore libertino. Tormentato dal desiderio di possedere la giovane donna che lo rifiuta ostinatamente, il grande seduttore dovrà ricorrere all'inganno. Ma neppure questo basterà ad assicurargli il trionfo e a scacciare i fantasmi di un crepuscolo ormai imminente. Come ha scritto Claudio Magris, «Casanova che invecchia è anche l'Austria che tramonta, la sensualità che si spegne, il mondo di ieri che si avvia a una fuga nelle tenebre».