Protagonisti dei quaranta racconti qui riuniti sono, da un lato, fieri samurai che trasferiscono nella passione per imberbi fanciulli i valori di lealtà e devozione tipici dell'etica del bushido; dall'altra, astuti mercanti impegnati in relazioni per lo più mercenarie con i giovani e bellissimi attori del teatro kabuki. Proponendo illustri esempi da imitare per procedere lungo la "Via dei ragazzi", "Il grande specchio dell'amore tra uomini" (1687) si inserisce nella secolare tradizione della letteratura omoerotica giapponese, all'interno della quale spicca per raffinatezza e sensualità, per la vivace rappresentazione della società del tempo, per l'arguta ironia sapientemente alternata a momenti di intenso lirismo.