Due prostituti travestiti nell'oscuro Giappone degli anni Trenta, due esistenze ai margini di ciò che è considerato "norma". A Tokyo l'avvenente ed elegante Aiko, amante della vita di strada della metropoli e degli alti e bassi che può offrire; a Osaka una misteriosa «lei», alla disperata ricerca di un posto in un mondo squallido e segnato dalla povertà. Quale vita affrontavano le persone non conformi alle aspettative di genere in una società come quella giapponese, sull'orlo della Seconda guerra mondiale, sempre più militarizzata e pronta a sacrificare tutto? "Ribelli alla norma" raccoglie due storie recentemente riscoperte. La prima, creata dalla penna di Nagareyama Ryunosuke nel 1931 è un intimo diario che racconta delle fugaci notti d'amore di studenti, impiegati, operai e vecchi gentiluomini in fuga dalla difficile realtà della depressione economica di Tokyo. La seconda, del 1933, è dello scrittore militante Takeda Rintaro e tratteggia un efficace ritratto di Kamagasaki, quartiere-baraccopoli di Osaka, dove i ricordi di un lontano passato si fondono con le vivide impressioni visive - e olfattive - di un'umanità variegata e tormentata di prostituti e vagabondi in lotta per la sopravvivenza. Una doppia prospettiva, in grado di trasportare i lettori nella quotidianità incerta di coloro che si trovano a vivere, appunto, come ribelli alla norma, tra luci al neon di caffè, grandi magazzini e teatri di rivista, e la penombra di malconci vicoli.