"Nei mari del Sud" (pubblicato postumo) è il resoconto della crociera che nel 1888 Stevenson e la moglie intraprendono a bordo del "Casco" dalle Isole Hawaii alle isole Marchesi e Paumotu. Poi, a bordo dell'"Equator" si spingono verso le Gilbert, visitando Butaritari, Mariki, Apaiang e Apemama, dove soggiornano vari mesi. Verso la fine del 1889 raggiungono Samoa e vi si stabiliscono: "da quel momento la gratitudine e l'abitudine stavano cominciando a farmi affezionare a quelle isole [...] il tempo dei viaggi era passato". Definito da alcuni critici uno dei più bei libri di viaggio dell'Ottocento, è anche un manifesto "ante litteram" contro lo sfruttamento della natura, la corruzione delle popolazioni primitive e l'insensibilità del mondo civilizzato per tutto quanto è "diverso" dai suoi schemi.