Vitangelo Moscarda - il protagonista di quello che è l'ultimo, "testamentario" romanzo di Pirandello - arriva a una convinzione che lo sconvolge: l'uomo non possiede una sola identità ma è condannato a vivere le infinite identità e personalità che gli altri gli attribuiscono. Quella di «Uno, nessuno e centomila» è una macchina narrativa che sbriciola ogni possibile trama in tanti sobbalzi, avvii e ritorni, con soste, digressioni e soliloqui improvvisi. Un percorso di analisi, distruzione e ricostruzione dell'io che è anche una provocatoria e straordinaria reinterpretazione della logica tradizionale del racconto.