"Paesi tuoi" suscitò forti reazioni, giustificate sia dalla bestiale violenza della passione di Talino che dall'argomento dell'incesto, materia tabù a quei tempi, oltre che dalla violenza del linguaggio, molto vicino a quello dialettale. Ma, come fanno osservare Marziano Guglielminetti e Giuseppe Zaccaria: "La violenza di Paesi tuoi, tuttavia, non è realistica, ma metaforica... Nel corso della narrazione si stabiliscono delle relazioni ricorrenti tra Gisella, la frutta (le mele in particolare) e l'acqua e, in questo gioco di riferimenti, che alludono a una trasparente realtà sessuale, è la chiave delle corrispondenze simboliche del romanzo. Queste, a loro volta, rimandano alla tragica conclusione, quando l'acqua del secchiello si rovescia e, con il sangue, impregna la terra. Pavese cerca di riprendere in questo romanzo i miti primitivi adattandoli all'ambiente della campagna e trasferendovi i tabù ancestrali, dall'incesto al sangue, mettendo in risalto la cieca follia di Talino per la quale lo scrittore si rifà a grandi esemplari classici del mito."