Emigrato in America, l'orfano Anguilla rientra dopo la Liberazione nel paese delle Langhe dove è cresciuto; ritrova volti amici e rievoca i tanti che invece non ci sono più. È grande, ha visto il mondo, ha i soldi, non è più il ragazzino bastardo, ma vuole una patria, vuole appartenere a una terra: poter partire e sempre tornare, guardare il mondo con lo sguardo fresco del fanciullo e la consapevolezza dell'adulto. Libro del congedo, "La luna e i falò" unisce i temi più cari a Pavese in una storia che è fatta di quotidianità in un paesaggio e in un momento storico estremamente definiti, e nello stesso tempo è una superba creazione mitica, un nuovo viaggio dantesco, un pellegrinaggio alla scoperta del destino dell'uomo.