Corrado, professore torinese quarantenne, durante la guerra - una guerra che diventa "cartina tornasole" dell'esistenza - si rifugia in collina, accudito da due donne, Elvira e sua madre. Lì ritrova Cate, amata anni prima e ora mamma di un figlio che forse è suo. Instaura un tran tran piacevole, bruscamente interrotto però dall'8 settembre. Composto nell'inverno 1947-48 e intessuto di forti elementi autobiografici, "La casa in collina" è un mirabile romanzo di sintesi, una delle prove più alte del Pavese narratore, in cui la storia di Cesare/Corrado diventa la storia di tutti, ne costruisce il senso e il destino. Ne crea il mito, come soltanto i grandi scrittori possono fare.