Ginia, giovane e ingenua sartina, viene introdotta nell'ambiente artistico dall'amica Amelia, che fa da modella per alcuni pittori. E di uno di essi, Guido, si innamora. Si accorge però che lui la trascura. L'artista preferisce frequentare i suoi amici, in particolare Rodrigues, un "giovanotto peloso" e "dagli occhi nerissimi". E sarà proprio Rodrigues a umiliare Ginia mentre posa per Guido: per lei sarà la fine di un'illusione. Definito da Pavese "la storia di una verginità che si difende", "La bella estate" (scritto nel 1940, ma pubblicato nel '49 insieme a Il diavolo sulle colline e Tra donne sole) è una storia cittadina - che si svolge in una Torino triste e quasi incolore - in cui una ragazza perde l'innocenza e va incontro al proprio destino. Con due disegni di Simone Massi.