Pubblicato per la prima volta nel 1950 all'interno della rivista "Rinascita" diretta da Palmiro Togliatti, "L'intruso" è un racconto composto da Pavese ben prima, ossia nel 1937, quando capolavori come "La casa in collina" (1948) e "La luna e i falò" (1950) erano ancora di là da venire. Questo racconto rappresenta quindi un vero e proprio caposaldo nella poetica dell'allora giovane scrittore, in quel momento ancora imbrigliato dal regime e alle prese solo con poesie e traduzioni dall'inglese di capolavori quali "Moby Dick" di Melville (1932). In questo scritto troviamo già temi cari al grande scrittore, come l'appartenenza a una terra di provincia, che Sergio Pent nella sua introduzione critica definisce per Pavese «il luogo dell'anima».