Dopo più di cinquant'anni di assenza dalle librerie, ritorna la prima, affascinante prova narrativa del «giovane» Cesare Pavese, scritta fra il 1931 e il 1932. Racconta le vicende del giovane giornalista torinese Masino e dell'operaio Masin, che viene dalle colline di Langa. Un testo sperimentale ma di grande compiutezza, fatto di racconti paralleli che disegnano destini incrociati e individuano i temi che saranno al centro dei capolavori della maturità: il contrasto fra campagna e città, il desiderio di appartenere a un ambiente sociale cui si è incapaci di aderire e quello di evadere in un altrove mitico. La straordinaria, sobria Torino degli anni Trenta, le colline delle Langhe. L'uso del dialetto piemontese nei dialoghi, una prosa asciutta, esistenziale; interludi poetici tra un capitolo e l'altro. Lirico e potente, un capolavoro che sorprenderà tutti coloro che amano Pavese. Con una lettura di Massimo Tallone.