Da una delle penne più acuminate del XX Secolo «Per scrivere con tanta eleganza e perfidia bisogna aver avuto un'esistenza non facile, che ti ha obbligato a trovare rifugio nella tua intelligenza e nella tua fragilità», così Natalia Aspesi, nella prefazione a questi racconti, tratteggia perfettamente il ritratto di una delle autrici più intelligenti e argute del Novecento. Parker non si limita a rivelare le ipocrisie, le vanità, i miti e le fobie della borghesia americana, ma le trafigge con il suo stile impietoso, rivelando il razzismo strisciante, la frustrazione dei padri e l'irrequietezza dei figli, l'ipocrisia sottesa a certi matrimoni e la conseguente bassezza delle infedeltà coniugali. Sempre con una classe insuperabile.