Tre motivi per leggerlo: Perché è il testamento del più audace scrittore politico del Novecento, che ha saputo raccontare come nessun altro il potere, la sorveglianza e il controllo. Perché parla di noi, del nostro tempo, mai abbandonandosi alla cupezza di un destino già scritto ma cercando di immaginare e di guardare oltre, di seminare speranza e futuro. Perché è la storia avvincente di una resistenza personale e civile, qui riproposta in una nuova traduzione, con due contributi di Orwell dedicati al mestiere di scrivere, un ampio saggio di David Bidussa e il "Ritratto sentimentale" di Geno Pampaloni, uno dei primi interventi pubblicati in Italia su Millenovecentottantaquattro .