Stanchi dei soprusi, gli animali di una fattoria decidono di ribellarsi agli umani e, cacciato il proprietario, danno vita a un nuovo ordine fondato sull'uguaglianza. Ben presto, però, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con prepotenza conquistano il potere. Il romanzo è un'acuta satira contro il totalitarismo realizzata con una felicità inventiva e a un'energia stilistica che pongono l'opera tra le più celebri della narrativa del Novecento. Con nota introduttiva.