Prima opera in prosa di Ada Negri, "Le solitarie" (1917) può essere considerato un testo di letteratura femminista ante litteram. Una raccolta di quattordici novelle incentrate sulle donne del secolo scorso: di età e ceti sociali differenti, emarginate, umiliate e offese, solitarie e prigioniere della famiglia, costrette a vivere un'esistenza umile, in lotta contro i pregiudizi della società per ottenere un proprio ruolo nel mondo. Con uno sguardo di risoluta delicatezza, l'autrice ci guida di volta in volta nella vita delle protagoniste dei racconti - "Nella nebbia", "L'incontro", "Mater admirabilis", "Il posto dei vecchi" - sottolineando quanto "non una di quelle figure di donna che vi sono scolpite o sfumate mi è indifferente".