La raccolta di racconti di una delle maggiori autrici italiane del Novecento. «Penso che quando Italo Calvino parlava della definizione di classico, si riferisse proprio a un testo e a un autore così contemporanei da essere in grado di stabilire un rapporto con una vasta varietà di esperienze umane. In vita sua, Ada Negri fu animata da questa grande ricchezza con una voce mai scollegata dalla realtà che raccontava. Siamo in Italia negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento e provenire da origini molto umili l'avrebbe potuta costringere a tacere la propria ispirazione letteraria. Invece si fa audace, e i suoi versi, le sue parole, si tingono di una forza che urla la denuncia per le disparità sociali, con un'attenzione maggiore per l'universo femminile. Urla che sono al tempo stesso sfogo e disagio quando si perdono in gola prima di venire fuori con forza; e che Ada Negri trasforma in prosa salvifica, come in questa raccolta di destini femminili che intitolerà Le Solitarie. Un labirinto di vite, immortali, in continua attesa di non risultare indifferenti al lettore, come Raimonda che cammina sicura soltanto se confusa "nella nebbia": lei è ovunque in una costante tensione tra realtà e dissolvenza, come in un sogno, fino a quando qualcuno finalmente si accorgerà di lei anche se per un breve momento». Ada Negri (Lodi, 1870 - Milano, 1945) è stata una poetessa, scrittrice e insegnante italiana. Ha pubblicato diverse opere poetiche e di narrativa. Nel 1940 (prima e unica donna) ha ottenuto il titolo di Accademica d'Italia, dopo che già negli anni Venti aveva sfiorato il Nobel (assegnato invece nel 1926 a Grazia Deledda).