Il romanzo de "La principessa ladra" si svolge a Palermo alle soglie del 1800, nel pieno della dominazione borbonica. La duchessa di Canavilla, seduce o illude con la sua bellezza sensuale l'alta aristocrazia di Sicilia, ed è sovrana di un effimero regno nobiliare dedito a feste e divertimenti, che usa a piacimento per raggiungere i suoi obiettivi. Tutto scorre secondo i piani e i desideri della duchessa, finché irrompe nella sua vita un uomo misterioso e audace che le sconvolge la quotidianità, catapultandola in un vortice di sensazioni e avvenimenti del tutto nuovi e inaspettati. La narrazione, costellata da fatti storici poco noti e da una moltitudine di personaggi indimenticabili, è basata sullo stridore degli opposti. Il bello e il brutto, il buono e il cattivo, l'odio e l'amore si rincorrono in ogni pagina, fondendosi in storie avvincenti e dal respiro universale. Tutto scorre fluido e costante verso l'inaspettato finale, degno di uno dei più grandi scrittori della letteratura italiana.