Luigi Natoli pubblicò "Gli ultimi saraceni" in appendice al Giornale di Sicilia nel 1911 e oggi per la prima volta è ripubblicato in libro. Lo scrittore ricostruisce fedelmente la figura del re Guglielmo I, con tutto il suo potere e le sue debolezze, facendo anche un lavoro storiografico sugli usi e costumi della corte, le sue alleanze, i suoi avversari politici, e i suoi innumerevoli intrighi nel precario equilibrio di una Palermo multietnica, dove arabi, normanni, ebrei e popolani del luogo sono costretti a coabitare in un groviglio d'interessi politici-economici, immersi in un coacervo di odio razziale e religioso che dalle cospirazioni sfocerà in più rivolte per la conquista del potere. In questo scenario Orsello di Godrano inseguirà la gloria, l'amore, la fama sfidando più volte Guglielmo I, stringendo alleanze basate sui solidi sentimenti dell'amicizia e della lealtà. Un romanzo straordinariamente moderno con una ricostruzione storica perfetta, che serba un finale ricco di colpi di scena inseparabili dalla realtà di un secolo fra i più gloriosi del regno di Sicilia.