Donatello, giovane italiano gioioso e primitivo straordinariamente somigliante al Fauno di Prassitele, in un empito di furore uccide l'oscuro persecutore della bella artista Miriam di cui è perdutamente innamorato. Da questa ''caduta'' inizierà un doloroso percorso di rimorso e redenzione che lo trasformerà in un uomo nuovo. Sullo sfondo di una Roma monumentale e sublime, quale l'aveva conosciuta durante un lungo soggiorno nel 1858-59, Hawthorne ambienta una narrazione che ha al suo centro il rapporto dell'uomo col male.