Parigi nel 1864 è il centro del mondo: si prepara la grande Esposizione universale voluta da Napoleone III e la Borsa cittadina domina gli affari in Europa e oltre. In questa città dinamica fino all'ebbrezza, Aristide Saccard architetta una grandiosa speculazione finanziaria incentrata sulle possibilità offerte dall'apertura del canale di Suez. Saccard è un uomo visionario: la sua ambizione non è accumulare denaro, ma «farlo scaturire da ogni dove» e «vederlo scorrere a fiumi». Tra euforia e panico, tuttavia, il sogno di Saccard trascinerà nel baratro quanti vi hanno creduto. Ispirato alla parabola del banchiere Paul Eugène Bontoux, "Il denaro" (1891) unisce un'analisi minuziosa dei meccanismi del capitalismo al racconto, pieno di verità psicologica e di suspense, delle vite e delle speranze di indimenticabili personaggi.