Pubblicato nel 1923, "Un fiore che non fiorì" è il capolavoro di Maria Messina. Il romanzo narra le vicende di Franca Gaudelli la quale, con la migliore amica Fanny, frequenta feste mondane, gioca a tennis e s'intrattiene con i ragazzi. A causa del lavoro del padre, lascia la sua amata Firenze per trasferirsi in un paesino siciliano. Qui incontra un vecchio amico, Stefano. Quest'ultimo, che in passato aveva soggiornato in Toscana, aveva già avuto modo di intrattenere un'avventura con Franca. Ma le antiche abitudini della ragazza non sono ben viste in Sicilia e non sono compatibili con la morale del luogo né con quella della famiglia di Stefano. Soggiogato, il ragazzo, che pure dentro di sé la ama, decide di escluderla dalla sua vita, perché non vuole impegnarsi seriamente con una giovane troppo libera e indipendente. Franca decide quindi di cancellare la sua modernità dando alle fiamme le lettere e le foto testimoni del suo passato, e prova a recuperare un modello tradizionale di donna. Il destino della Gaudelli non è differente da quello delle altre protagoniste messiniane: ogni suo tentativo di porre rimedio alla sua esistenza è vanificato. Franca non può esimersi dall'analizzare la sua vita, le sue scelte. E i suoi interrogativi coincidono con quelli della scrittrice: può una donna essere moderna senza dover rinunciare all'amore, al matrimonio, alla maternità?