Pubblicato per la prima volta nel 1928, "L'amore negato" appartiene alla fase matura della narrativa di Maria Messina. Al centro della storia troviamo due sorelle, Miriam e Severa, la prima è romantica e remissiva, la seconda dura e spietata. Mentre Miriam trascorre il suo tempo rammendando, Severa è invece un'abile modista, apre un grande atelier, meta delle signore altolocate del luogo, e, in qualche modo, gira le spalle alla famiglia, pensando solo a se stessa e ignorando il dolore che tormenta la casa paterna dopo la morte, per annegamento, dell'unico figlio maschio. Raggiunta la fama, Severa si innamora del giovane squattrinato Marco Aldini, il quale finge di ricambiare il sentimento per mero ritorno economico: infatti da lì a breve il ragazzo sposerà una sua coetanea, dimenticando presto la vecchia amante. Da qui in poi la storia si tinge delle tinte più scure della produzione letteraria della Messina. Le due sorelle, ciascuna a suo modo, saranno vittime di fatalità dolorose, fino a precipitare in un nero abisso dal quale non riusciranno più a venire fuori.