Attraverso gli occhi di Ismaele, narratore onnisciente e personaggio principale del romanzo, viene raccontata l'impresa del capitano Achab. A caccia di balene e capodogli, il coraggioso capitano ha in realtà un solo obiettivo: trovare Moby Dick, l'astuta e malvagia balena bianca, temuta da tutti i cacciatori per la sua ferocia, che anni prima l'ha mutilato con un colpo di coda, infliggendogli dolorose ferite. Terrore dei mari, la balena bianca è vista come il simbolo del male e della forza brutale della Natura, ma anche del destino e del dramma della vita umana. Nei suoi confronti il capitano Achab ha sviluppato un odio profondo: assetato di vendetta, la insegue per i mari di tutto il mondo fino a ritrovarla nell'oceano Pacifico, dove ha luogo una lotta che dura per tre lunghi giorni. Pubblicato nel 1851, per le numerose riflessioni e digressioni scientifiche, filosofiche, religiose e artistiche il romanzo Moby Dick è ritenuto il precursore del modernismo e uno dei massimi capolavori della letteratura americana.