Scritto quasi di getto in soli due mesi tra il 1887 e il 1888, Pierre e Jean è una delle più riuscite prove narrative di Maupassant. I fratelli Roland, il cui rapporto è segnato da una tacita rivalità, si trovano improvvisamente divisi a causa di una misteriosa eredità. Gelosia e sospetto travolgono l'anima sensibile, solitaria ma anche passionale e rancorosa di Pierre, il maggiore, escluso dalla successione che va a vantaggio del solo Jean, mite e accomodante. La verità, dolorosa e inesorabile, si fa strada lentamente in un crescendo di angoscia e il conflitto tra i due giovani giunge presto al suo epilogo: l'uno si sposerà rientrando nel pacifico quanto ipocrita ordine borghese, l'altro, afflitto dall'assurdo fardello di un'espiazione che non gli appartiene, romperà definitivamente i ponti con il passato e con la famiglia.