È la mattina del Natale del 1875. Susie Clemens trova insieme ai regali una lettera scritta direttamente da Babbo Natale, lo stesso Twain che si diverte ad impersonarlo non solo in famiglia ma anche con i bambini meno fortunati del quartiere. La ringrazia perché è riuscito a capire i suoi fantasiosi scarabocchi che non avevano niente a che vedere con l'alfabeto spesso incomprensibile dei grandi. Ha consegnato ogni cosa richiesta, dopo essere sceso dal camino, a mezzanotte in punto, con l'eccezione di «un baule pieno di vestiti delle bambole». Ritornerà verso mezzogiorno. Susie potrà verificare insieme a lui che anche questa richiesta sarà esaudita. Manca poco. Il campanello sta per suonare.