«Non è un uomo, è un commediante. Valeva la pena di dedicare un romanzo a un simile individuo? Sì, perché il commediante diventa l'esponente, quasi il simbolo di un regime burattinesco, falso, assurdo. Nel regno dei bugiardi e degli spostati il mimo trionfa.» Scritto nel 1936 durante l'esilio in Olanda e pubblicato in Germania solo nel 1956, Mephisto ripercorre la carriera di Hendrik Höfgen in un'opera d'invenzione che però manifestamente s'ispira alla vita dell'attore Gustaf Gründgens. Ex marito della sorella dell'autore, Erika, Gründgens fu il pupillo di Hermann Göring, consigliere di stato nazista e intendente generale dello Staatstheater di Berlino: figura carismatica e ambigua, in lui Mann riconosce una metafora esemplare dell'inquietante rapporto tra arte e potere.