«Nel periodo della scuola superiore, ebbi come amici due fratelli, in cui nome non è necessario qui ricordare; ma in seguito a una separazione di parecchi anni li avevo perduti di vista. Qualche tempo fa mi capitò di sentire che uno di loro era gravemente ammalato, e poiché stavo tornando alla mia vecchia casa, feci una deviazione per incontrarli. Vidi solo uno di loro, e mi disse che il malato era il suo fratello più giovane. "Ti ringrazio di aver fatto un così lungo viaggio per venire a trovarci", disse, "ma mio fratello è guarito da tempo. È andato a stabilirsi altrove per assumere un incarico ufficiale". Poi, ridendo, mi mostrò due volumi del diario di suo fratello, dicendo che da quelli potevo desumere la natura della sua trascorsa malattia, e che non vedeva quale pericolo ci fosse nel mostrarli a un vecchio amico.»