Il romanzo narra in prima persona le vicende di un docente universitario, Darrell Standing, detenuto nel carcere di San Quentin (a nord di San Francisco) per l'omicidio del professor Haskel. Darrell Standing, più tardi condannato a morte per l'aggressione di un secondino e non per l'omicidio del professore, scrive negli ultimi tre giorni della sua vita le sue memorie. Più che memorie sono racconti di "viaggi" che fa durante il periodo di permanenza in carcere, soprattutto quando rinchiuso in cella di isolamento. In cella fa amicizia con altri due detenuti, Ed Morrell e Jake Openheimer, con i quali comunica attraverso un codice segreto, battendo le nocche delle dita sui muri. Un romanzo straordinario, surreale ma nello stesso tempo tristemente crudo nello descrivere la realtà carceraria, che diventa sempre più interessante grazie alle citazioni presenti tra le pagine di Confucio, Auguste Comte, Filippo Tommaso Marinetti, Dante e Blaise Pascal.