È possibile uccidere per una giusta causa? Cosa succede se quelli che credevamo giustizieri sono in realtà i colpevoli? Nell'ultimo romanzo incompiuto di Jack London, completato sulla base degli appunti dell'autore dalla penna camaleontica di Robert L. Fish, un misterioso gruppo di studiosi, l'Anonima Assassini, si riunisce attorno all'ambiguo Ivan Dragomiloff per un nobile scopo: eliminare, dietro pagamento e su richiesta degli interessati, individui indiscutibilmente dannosi per la società. Gli affari sembrano procedere a gonfie vele, finché un giorno lo stesso Dragomiloff è costretto ad autodenunciarsi ai propri collaboratori e proporre loro come ultimo incarico di essere eliminato, ponendo così fine all'associazione. In perfetto equilibrio tra giallo-noir e trattato filosofico - tra omicidi che non spaventano, dialoghi brillanti, arguzie e paradossi - Jack London ha disegnato un protagonista indimenticabile, che affronta una battaglia solitaria con la macchina di morte che egli stesso ha plasmato, mettendo in scena il più universale dei temi: il confronto tra singolo e mondo.