"Io sono Pozdnysev, quel tale a cui è capitato uno di quegli episodi incresciosi a cui accennava poco fa: ho ucciso mia moglie." In seguito a un'accesa discussione sul matrimonio e sui principi dell'amore, scoppiata in treno tra compagni di viaggio, un uomo confessa a uno sconosciuto la sua amara colpa. Dopo aver presentato alla moglie un affascinante e talentuoso violinista, assiste alla loro esecuzione della Sonata a Kreutzer di Beethoven. Tormentato da una gelosia sempre più devastante, l'uomo si convince di essere stato tradito e uccide la moglie. Spietata requisitoria contro le ipocrisie della vita coniugale dell'epoca, questo è di sicuro il più dostoevskiano tra i romanzi di Tolstoj.