Quel che affascina del Processo di Kafka è il fatto che vi si celi un enigma che non si presta mai a una soluzione definitiva. A differenza dei gialli canonici in cui la scoperta dell'assassino ripristina l'ordine nel mondo, permettendo al lettore di dormire sonni tranquilli, qui assistiamo piuttosto alla lenta e inesorabile designazione di una vittima da parte di quello stesso ordine di cui, fino a un attimo prima, la vittima era parte. Il perché tocchi proprio a Josef K., fra tanti, è appunto il conundrum... l'enigma di una Tradizione che, in modo sempre più incomprensibile, si esprime in una lingua ormai morta attorno a un'Autorità ormai inattingibile.