Pubblicato nel 1948, il libro raccoglie due racconti, ambientati nella Roma della prima metà del secolo scorso. Nel primo - che dà il titolo al volume - la giovane Nicoletta, dopo aver rinunciato a confessarsi in chiesa ("riflettendo, penso che ho più bisogno del suo consiglio che della sua assoluzione di sacerdote"), indirizza una lunga lettera al parroco in cui racconta i suoi turbamenti. La seconda novella - "Uno che si salva" - ha per protagonista Siro, un giovane maestro che si reca nella capitale per laurearsi, ma si perde fra donne e gioco d'azzardo. Francesco Jovine si conferma narratore di razza e di rara eleganza.