"Lo specchio cieco", un "piccolo romanzo", fu scritto da Joseph Roth nel 1925, negli anni tra prima e seconda guerra mondiale. In una sorta di storia di formazione all'incontrario, Roth narra di come la giovane Fini, poco più che bambina, fallisca nel tentativo di crescere, diventare adulta e sfuggire all'atmosfera opprimente della famiglia e di una Vienna cupa, in cui la vita appare senza prospettive, e si abbandoni a una serie di passioni infelici e infine fatali. In un racconto in cui la prosa ha la carica musicale, immaginifica e di penetrazione del reale della poesia, il naufragio di Fini diventa specchio di un mondo che, dopo l'inabissarsi dell'Impero asburgico con il suo crogiuolo di identità e culture diverse, non sa ritrovare un'immagine in cui riconoscersi e, in balia delle forze incontrollate della tecnica e di ideologie nazionaliste, si avvia al disastro del secondo conflitto mondiale.