I quindici racconti che costituiscono "Gente di Dublino" sono considerati tra i capolavori della letteratura del Novecento. I protagonisti del libro sono abitanti di Dublino, di cui vengono narrate le storie di vita quotidiana. L'autore vuole così mostrare la caduta dei valori morali, legati alla religione, alla politica e alla cultura: tutti gli abitanti di Dublino sono "spiritualmente deboli", hanno paura l'uno dell'altro e sono in qualche modo schiavi della loro cultura, della loro vita familiare e politica, ma soprattutto della loro vita religiosa.