Per Mary Hunter Austin (1868-1934) il deserto della California è un luogo di continua scoperta e meraviglia. Una regione, quella della Owens Valley e del deserto del Mojave, che all'epoca era considerata arida, desolata e senza nulla da offrire, ma che si rivela invece, sotto la sua penna, un luogo intriso di vita, storie, leggende e spiritualità. L'autrice, scrittrice prolifica ma anche femminista e studiosa dei popoli nativi, avverte subito una forte affinità con quei territori e da questo rapporto intimo con la terra nasce The Land of Little Rain, pubblicato nel 1903 e considerato una delle opere naturalistiche più importanti della letteratura statunitense. Ognuno dei 14 scritti che compongono la raccolta ci restituisce un vivido spaccato di un paesaggio animato da piante, fiori e animali, ma anche da corsi d'acqua, tempeste, canyon e esseri umani, anch'essi parte integrante dell'ambiente naturale in cui si trovano. Mary Hunter Austin accompagna il lettore in un itinerario suggestivo che trascende qualsiasi cartina geografica per rivelarsi solo a chi sa accogliere e comprendere lo spirito di quei luoghi.