I due romanzi hanno in comune la medesima amara morale: l'uomo è un Sansone cui qualcuno riesce sempre a recidere la fonte della sua forza, del suo orgoglio e del suo stesso desiderio di vivere. Un dio con la vocazione alla felicità e alla vittoria destinato a una miserabile esistenza di schiavo. Pierre o le ambiguità (1852) venne stroncato ferocemente alla sua uscita poiché giudicato scandaloso per il tema dell'incesto. Narra le complesse vicende di amore e di morte di un giovane artista che da Romeo si trasforma in Amleto. Israel Potter (1855) è un giovane yankee entusiasta, ansioso di battersi contro gli inglesi per l'indipendenza delle colonie americane. Vittima di circostanze beffarde e imprevedibili, è costretto all'esilio negli slum londinesi.