Cosa ne sarebbe di Melville - il Melville scrittore, intendo - se il 5 giugno del 1839, appena diciannovenne, non si fosse imbarcato, semplice marinaio, sul postale St. Lawrence, in servizio tra New York e Liverpool? Tra questa esperienza e le tante avventure che lo portarono per i mari di tutto il mondo matura lo scrittore che amiamo: non avesse vissuto queste peripezie, non avremmo né Typee né Moby Dick né Benito Cereno o The Piazza Tales. Uno spiraglio di risposta all'interrogativo ce lo aprono i due racconti che qui presentiamo. Vennero pubblicati su un giornaletto di provincia, pochi giorni prima dell'imbarco sul St. Lawrence. Hanno più di un motivo di interesse. In queste storielle leggere e svagate, impreziosite da raffinate, manieristiche citazioni, tutto è spettacolo straordinario: il ragazzo era già uno scrittore. Nel Melville maturo il mondo è sostanzialmente un universo maschile (difficile ricordare un volto femminile nei suoi più noti racconti e roman zi); qui invece i personaggi sono tutti, tranne la voce dell'io narrante, femminili: ragazze belle e saporose, nella loro vita in una provincia tra Jane Austen e la Brontë.