Gigino il Pestifero e la sua ghenga vivono in una grande città, ma non quella del centro affollato di macchine e tram. Vivono in periferia, dove è tutto cemento e asfalto, e questa è l'estate più calda che si ricordi. Per sfuggire all'afa l'unica soluzione è allora andare in campeggio: a mezzi e soldi poi si penserà. E infatti le avventure di Gigino e compagni li conducono in un'immensa villa abbandonata, splendido quanto insperato ostello per delle vacanze improvvisate. Ma le cose non sempre filano lisce fino in fondo: così, quando in piena notte strani rumori rompono la quiete della montagna, Gigino e i suoi si trovano a essere testimoni di malefatte impossibili da ignorare. Che fare? Diviso tra ataviche antipatie di classe e principi morali ben saldi anche nella coscienza di un Pestifero, Gigino è costretto a compiere una scelta importante. In questa storia avventurosa, in cui non manca un pizzico di soprannaturale, Guareschi insegna a diffidare di false apparenze e pregiudizi per andare in cerca della natura autentica delle persone.