Un apologo sull'insanabile conflitto tra ideale e banalità quotidiana (La Prospettiva Nevskij); la dilatazione iperbolica di un nonsenso surreale (Il naso); una storia sull'aspetto demoniaco del denaro e sul destino dell'artista (Il ritratto); le vicende di un umile funzionario che trasferisce il cocente desiderio di dignità nel sogno di un cappotto nuovo (Il cappotto); l'analisi morbosamente minuziosa della follia di un misero e frustrato impiegato (Le memorie di un pazzo): sono queste le pedine di un allucinato "mondo alla rovescia" di cui Gogol' si serve per rivelare gli inconsci meccanismi della tragica condizione moderna di sdoppiamento e alienazione. Introduzione di Serena Vitale.