Corpuscolo di non sense alla Sterne, quest'agile novella dei primi anni '30 segna una cesura nell'esistenza e nell'attività scritturale dell'autore. Vi si insinua un patogeno che esibisce, tra i suoi effetti repentini, una deformazione caricaturale di uomini e cose, una promiscuità sconveniente tra vecchio e nuovo mondo, ove le meticolose spigolosità dell'ultimo si accostano ai residui vestigiali del primo, in un ibrido tra il surreale e il cabarettistico