Due sposi, Charlotte ed Eduard, che vivono in una grandissima tenuta in campagna, la cui natura selvatica tendono a imbrigliare con poderose opere di giardinaggio, invitano un amico di Eduard (il Capitano) e una ragazza di cui Charlotte è tutrice (Ottilie). L'ingresso prima di un terzo e poi di un quarto elemento altera la vita della coppia. L'apparente semplicità nasconde abissi insondabili: l'ambiguo e indecifrabile mistero del romanzo lo rende - come ogni classico che si rispetti - inesauribile. Lo proponiamo nella traduzione in italiano di Silvio Benco (1874-1949): perché i lettori possano immergersi nel contesto, anche linguistico, dell'epoca.