Parte fondamentale della narrativa di Verga, le novelle segnano tutto l'arco della complessa evoluzione artistica e civile del grande scrittore siciliano. Ora come anticipazione della svolta veristica ("Nedda"), ora come accompagnamento e pendant dei romanzi della compiuta maturità (le raccolte di "Vita dei campi" e le "Novelle rusticane"), oppure come espressione e rielaborazione del tormentato periodo di vita milanese (i racconti di "Per le vie"), su su fino alla dichiarazione di fallimento del verismo ("Don Candeloro e C.i") passando attraverso lo studio delle "classi alte" ("I ricordi del capitano d'Arce"), la novellistica raccolta in questo volume affronta le grandi tematiche sviluppate nei "Malavoglia" e in "Mastro-don Gesualdo": la lotta incessante e disperata per la sopravvivenza, il conflitto per il bisogno e per il possesso della "roba", il dibattersi impotente dei vinti prima di essere trascinati nel gorgo immutabile segnato dal destino.