Pubblicato nel 1789, in un'Europa sul punto di cambiare per sempre, "Il visionario" è molte cose insieme. È il primo capolavoro del gotico tedesco, ispiratore di imitazioni e seguiti non autorizzati. Fonda il genere del romanzo complottistico, incentrato sulle trame di società invisibili. È un libro politico, che indaga come la manipolazione di un solo uomo possa destabilizzare un paese intero. È un trattato filosofico, che sostiene come il potere agisca non sull'intelletto razionale ma sull'immaginario. Ed è, infine, un romanzo illusionistico, popolato di ciarlatani e prestigiatori, in cui la verità non è mai quella che sembra. Fabio Camilletti, esperto di letteratura gotica, e Mariano Tomatis - Wonder Injector - restituiscono questi aspetti dimenticati del romanzo di Schiller dando vita a un'inedita sinergia tra storia dell'illusionismo e storia della cultura. In appendice: dieci percorsi illusionistici.