Vale ancora la pena di leggere e tradurre Kafka? C'è ancora una dimensione nascosta da scoprire in uno scrittore che è diventato un classico del Novecento? A tali provocazioni rispondono queste cinque storie di animali: gli unici racconti nell'opera kafkiana nei quali gli animali hanno sentimenti e pensieri, si esprimono o si comportano come esseri umani proprio in quanto animali. Si tratta di storie anche immediatamente connesse, in un modo o in un altro, all'ebraismo, e che sollevano dunque numerose domande. Perché l'ebraismo si collega, nell'immaginazione kafkiana, con molteplici forme della vita animale? Come bisogna leggere questi inquietanti racconti? Quali sono i sensi cui essi rinviano?