Dopo "Al di quà del paradiso" e "Il grande Gatsby", dal 1929, anno della caduta di Wall Street, anche per Fitzgerald inizia un periodo difficile: i lettori sembrano abbandonarlo e si manifestano i primi sintomi dei disturbi nervosi che condurranno sua moglie, l'affascinante Zelda Sayre, a frequenti ricoveri. Alle prese anche con problemi di alcol, Fitzgerald "tira avanti" grazie alla vendita a varie riviste dei suoi racconti. Quelli qui riuniti ci introducono in un mondo dove, come scrisse Fernanda Pivano, "i protagonisti che nei libri precedenti avevano vent'anni, ormai hanno passato la trentina; sono uomini di 'mezza età' che conservano tratti di un'antica bellezza ma sono avviati verso la decadenza fisica e la malinconia che per Fitzgerald accompagnano chiunque esca dallo splendore della giovinezza". Introduzione di Emiliano Sbaraglia.