La cronaca famigliare che Dostoevskij inventa ispirandosi alle rubriche dei giornali è molto diversa da quella cui ci aveva abituato Tolstoj, con la sua rappresentazione di un solido mondo patriarcale. Lacerata e divisa, la famiglia di Dostoevskij è lo specchio dei tempi nuovi, dei traffici di una società avida e iniqua che non esita a lanciarsi nelle imprese più spregiudicate, a perdersi in tormentosi conflitti con i demoni che la agitano. Confessione autobiografica di un giovane ventenne, "L'adolescente" snoda una sequenza vertiginosa di fatti, un turbine di avvenimenti incalzanti. Figlio naturale di un proprietario terriero, Arkadij coltiva sogni di potere e rivincita, ma non riuscirà a sottrarsi al giro di ricatti e intrighi.