Attraversano la Storia al galoppo per sventare gli intrighi dei potenti e far trionfare il bene sul male, armati soprattutto dei propri talenti: d'Artagnan, l'intelligenza brillante e il carisma di un giovane di provincia che riesce a mettersi in luce con le sue doti; Athos, la nobiltà d'animo e la posa riflessiva; Porthos, il vitalismo e la forza fisica; Aramis, l'inclinazione spirituale. In comune hanno il coraggio, il senso profondo di un'amicizia leale e senza riserve («Tutti per uno, uno per tutti» è il loro motto), la dedizione alla loro causa di moschettieri al servizio di Luigi XIII e di Anna d'Austria contro i maneggi del cardinale Richelieu e le macchinazioni della diabolica Milady. Pubblicato nel 1844, il capolavoro di Dumas alterna il tragico al comico, l'epopea alla riflessione filosofica in pagine indimenticabili ricche di continui colpi di scena. Nell'universo del grande narratore-drammaturgo, maestro di dialoghi e di tempi serrati, tutto si tiene e tutto, la grande Storia e le storie dei quattro protagonisti, si svolge in scena, con personaggi sempre risolti nell'azione, senza inutili concessioni alla psicologia. Nella lotta tra "buoni" e "cattivi" il vero nemico è la noia, la posta in gioco è la complicità del lettore.